La Direttiva NIS2 (Direttiva UE 2022/2555) è un aggiornamento della precedente Direttiva NIS del 2016, adottata dall’Unione Europea per affrontare le nuove sfide in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informatici. Questa nuova versione amplia e rafforza il quadro normativo esistente per affrontare l’aumento degli attacchi informatici e le minacce alla sicurezza nel contesto digitale sempre più complesso.
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TogglePrima di spiegarti nel dettaglio la nis2, ti facciamo una brevissima panoramica della direttiva NIS del 2016.
La Direttiva NIS (Network and Information Security Directive) è una normativa europea introdotta nel 2016 per migliorare la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici nell’Unione Europea. È stata il primo quadro legislativo a livello UE che affronta in modo specifico la questione della sicurezza informatica.
Gli obiettivi principali erano:
- Rafforzare la sicurezza informatica di infrastrutture critiche come trasporti, energia, sanità, finanze e settore digitale.
- Creare meccanismi di cooperazione tra gli Stati membri in caso di incidenti informatici gravi.
- Imporre obblighi di sicurezza alle aziende e agli operatori di servizi essenziali (come energia, sanità, trasporti, infrastrutture digitali) e fornitori di servizi digitali (come i motori di ricerca, i cloud e i marketplace online).
I principali requisiti della direttiva erano:
- Gli Stati membri devono designare una autorità competente in materia di sicurezza informatica.
- I soggetti che operano in settori considerati essenziali e i fornitori di servizi digitali devono adottare misure di sicurezza adeguate per gestire i rischi informatici e notificare eventuali incidenti gravi alle autorità competenti.
Ok, ora che ti abbiamo fornito una panoramica possiamo parlarti della NIS2
7 Principali novità introdotte dalla NIS2
Le principali novità introdotte dalla NIS2 sono:
- Estensione degli obblighi: La NIS2 amplia il numero di settori e di aziende soggette a obblighi di sicurezza informatica, comprendendo anche le PMI che operano in aree particolarmente sensibili, come le tecnologie critiche o i servizi cloud.
- Requisiti di sicurezza più rigorosi: Le aziende e gli operatori devono adottare misure specifiche per garantire la sicurezza delle reti e dei sistemi. Questi requisiti includono:
- Gestione del rischio.
- Adozione di misure tecniche e organizzative adeguate per prevenire incidenti informatici.
- Protezione da minacce e vulnerabilità note.
- Pianificazione della continuità operativa e del recupero da disastri.
3. Obblighi di notifica degli incidenti: Le aziende e i soggetti coperti dalla direttiva devono segnalare tempestivamente alle autorità competenti gli incidenti informatici che hanno un impatto significativo sui servizi offerti. Questo consente una risposta rapida e coordinata.
4. Autorità di supervisione e sanzioni: La NIS2 prevede la creazione di autorità nazionali per la cybersicurezza che sovrintendano all’attuazione della direttiva e sanzionino eventuali inadempienze. Le sanzioni possono essere pesanti e includere multe elevate, che variano a seconda della gravità dell’infrazione e del tipo di soggetto (essenziale o importante).
Le sanzioni possono arrivare fino al 2% del fatturato globale dell’azienda, o una cifra massima di 10 milioni di euro.
5. Migliore cooperazione a livello UE: NIS2 rafforza il meccanismo di cooperazione tra gli Stati membri attraverso la creazione di un quadro di coordinamento e condivisione delle informazioni. In particolare, viene istituito il gruppo CSIRTs Network (Computer Security Incident Response Teams), che si occupa della cooperazione tecnica, e il gruppo Cooperation Group, responsabile del coordinamento politico.
6. Maggiore attenzione alla catena di approvvigionamento: La direttiva pone l’accento sull’importanza della sicurezza lungo l’intera catena di fornitura. Le organizzazioni devono garantire che i loro fornitori e partner adottino adeguate misure di sicurezza informatica, in quanto le vulnerabilità nelle catene di approvvigionamento sono state spesso sfruttate in attacchi informatici recenti.
7. Responsabilità della governance aziendale: I dirigenti delle aziende sono direttamente responsabili dell’attuazione delle misure di sicurezza e della conformità con la direttiva. Le imprese devono formare i propri manager e responsabili IT per assicurarsi che comprendano i rischi legati alla sicurezza informatica e siano preparati a gestirli.
Direttiva NIS 2, oggi
La Direttiva NIS2 stabilisce un quadro normativo più rigoroso rispetto alla precedente direttiva NIS e introduce misure migliorate in termini di gestione dei rischi, reporting degli incidenti e responsabilità a livello dirigenziale.
I principali obiettivi della direttiva sono:
- Rafforzare la sicurezza informatica a livello europeo, proteggendo un numero maggiore di settori critici e garantendo una migliore preparazione contro le minacce cibernetiche.
- Standardizzare le misure di sicurezza in tutti gli Stati membri dell’UE per creare un livello di protezione uniforme e coordinato.
- Migliorare la cooperazione tra gli Stati membri, attraverso un sistema più efficace di condivisione delle informazioni e una risposta congiunta agli incidenti informatici.
I principali settori coperti da NIS2
NIS2 espande la portata rispetto alla precedente direttiva includendo nuovi settori critici e aumentando il numero di aziende soggette alla regolamentazione. I settori sono suddivisi in “settori essenziali” e “settori importanti”:
- Settori essenziali includono:
- Energia
- Trasporti
- Acqua potabile e rifiuti
- Sanità
- Infrastrutture digitali (reti di telecomunicazione, servizi cloud, data center, DNS)
- Pubblica amministrazione
- Industria farmaceutica
- Servizi finanziari (banche e infrastrutture di mercato finanziario)
Settori importanti includono: - Servizi postali e di consegna pacchi
- Produzione di prodotti chimici e alimentari
- Produzione e distribuzione di beni essenziali
Sanzioni previste dalla Direttiva NIS2
La NIS2 introduce un regime sanzionatorio più rigido rispetto alla precedente direttiva NIS, per garantire il rispetto delle norme. Le sanzioni variano in base alla gravità della violazione e possono essere imposte in caso di:
– Mancata implementazione delle misure di sicurezza richieste.
– Ritardo o omissione nella notifica di incidenti di sicurezza significativi.
– Mancanza di cooperazione con le autorità competenti.
Le sanzioni possono essere finanziarie e raggiungere importi molto elevati, con multe fino a 10 milioni di euro o fino al 2% del fatturato globale annuo*dell’azienda, a seconda di quale sia maggiore, allineandosi a quanto previsto dal GDPR in termini di rigore sanzionatorio.
Tempistiche di attuazione
Gli Stati membri dell’UE devono recepire la NIS2 nelle rispettive legislazioni nazionali entro ottobre 2024, definendo le autorità competenti e i meccanismi di controllo. Questo significa che le aziende soggette dovranno conformarsi agli obblighi previsti entro tale data.
Come applicare la Direttiva NIS2
Per le aziende e le organizzazioni soggette alla direttiva, la conformità alla NIS2 implica un’adozione strategica e operativa di misure di sicurezza cibernetica. Ecco come applicare concretamente la direttiva:
- Valutazione del rischio: Identificare i rischi informatici associati alle proprie operazioni e alle catene di fornitura. La valutazione dovrebbe riguardare le vulnerabilità delle reti, dei sistemi e delle applicazioni utilizzate.
- Implementazione di misure di sicurezza: Adottare misure tecniche e organizzative adeguate per mitigare i rischi. Questo potrebbe includere la segmentazione della rete, l’adozione di sistemi di rilevamento e prevenzione delle intrusioni, la protezione della catena di approvvigionamento, e l’implementazione di protocolli di autenticazione robusti.
- Monitoraggio continuo: Stabilire un sistema di monitoraggio continuo della rete per identificare e rispondere rapidamente agli attacchi. Gli strumenti di monitoraggio dovrebbero essere in grado di rilevare anomalie e fornire report in tempo reale.
4. Pianificazione della continuità operativa: Prevedere piani per garantire la continuità operativa in caso di attacco informatico. Ciò può includere il backup del dati, la ridondanza dei sistemi e la possibilità di ripristino rapido delle attività critiche.
5. Formazione e consapevolezza: Formare i dipendenti a riconoscere le minacce informatiche, come il phishing e gli attacchi di social engineering. La consapevolezza del personale è un componente chiave della resilienza informatica.
6. Notifica degli incidenti: Definire procedure chiare per la segnalazione tempestiva degli incidenti, in modo che l’azienda possa rispondere immediatamente e informare le autorità competenti.
7. Responsabilità della dirigenza: Garantire che la gestione della sicurezza informatica sia coinvolta ai massimi livelli dirigenziali. La conformità deve essere considerata come parte integrante della governance aziendale.
Quali sono le differenze tra NIS2 e GDPR?
La NIS2 e il GDPR (General Data Protection Regulation) sono due normative europee che condividono alcuni obiettivi, ma differiscono nel loro ambito di applicazione e nei requisiti:
– Ambito di applicazione: il GDPR si concentra sulla protezione dei dati personali e si applica a qualsiasi organizzazione che gestisce tali dati, mentre la NIS2 riguarda la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi essenziali, indipendentemente dal fatto che siano coinvolti o meno dati personali.
– Misure di sicurezza: la NIS2 richiede l’implementazione di misure di sicurezza per proteggere reti e sistemi, mentre il GDPR si concentra maggiormente sulla gestione e la protezione dei dati personali, pur richiedendo misure di sicurezza adeguate.
– Notifica di incidenti: sia la NIS2 che il GDPR prevedono la notifica di incidenti.
Tuttavia, la NIS2 si concentra su incidenti che minano la sicurezza delle infrastrutture critiche, mentre il GDPR richiede la segnalazione di Vil azioni di dati personali.
Direttiva NIS2: un passo avanti nella sicurezza dell'informatica
La Direttiva NIS2 rappresenta un passo avanti significativo nella sicurezza informatica dell’Unione Europea. Le aziende e le organizzazioni devono prepararsi all’implementazione di questa direttiva entro ottobre 2024, adottando misure di sicurezza più rigorose, monitorando le reti e rispondendo rapidamente agli incidenti.
La conformità alla NIS2 non è solo un obbligo normativo, ma anche una strategia per aumentare la resilienza aziendale e proteggere infrastrutture critiche da minacce sempre più sofisticate.